Strage Erba, a Brescia la prima udienza per decidere sulla richiesta di revisione del processo. L’avvocatura dello Stato: “Istanze inammissibili”

“A me e Rosa in questi anni è mancata la possibilità di stare insieme come facevamo prima, vogliamo solo quello”, scrive Olindo Romano (condannato come la moglie all’ergastolo) in una lettera. Marzouk: “Non è ancora stata fatta giustizia”.

Dopo 17 anni, il caso della strage di Erba torna in aula. Prende il via a Brescia la revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva all’ergastolo per aver ucciso Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, Paola Galli e Valeria Cherubini. In una lettera, Olindo Romano spera “in un processo sereno e oggettivo, ringrazia il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser e ribadisce l’innocenza propria e di sua moglie Rosa Bazzi”. Durante la prima udienza davanti alla Corte d’Appello, la difesa dei coniugi Romano presenterà i nuovi elementi. Per l’avvocatura dello Stato, “non c’è alcuna nuova prova”.

Olindo: “Voglio solo stare insieme a mia moglie” “A me e Rosa in questi anni è mancata la possibilità di stare insieme come facevamo prima, vogliamo solo quello”, scrive ancora Olindo. L’uomo ha commentato anche le recenti dichiarazioni di Giuseppe Castagna, che nella strage di Erba ha perso madre, sorella e nipotino. “Penso che i fratelli Castagna – si legge nella missiva – dovrebbero essere interessati a capire come sono andati veramente i fatti e non capisco perché nascondano la testa sotto la sabbia pur di non confrontarsi con gli innumerevoli dubbi che continuano a emergere da questa vicenda. Non so chi sia il colpevole e non posso accusare nessuno senza prove, so io cosa vuol dire e non lo auguro a nessuno”.

L’avvocatura dello Stato: “Istanze inammissibili” L’avvocato dello Stato Domenico Chiaro vuole riportare la strage di Erba nell’ambito “nelle aule di giustizia” perché “qui sono prese le decisioni” e non altrove e ha tacciato di “manifesta inammissibilità” le istanze di revisione “prive di motivazioni”. Lo ha detto nel suo esordio nell’intervento al processo di Brescia in cui sembra intenzionato a dire no su tutta la linea alle richieste delle difese.

Per l’avvocatura dello Stato “nessuna nuova prova” Quelli presentati dalla difesa di Olindo e Rosa per chiedere la revisione del processo sulla strage di Erba “non sono fatti nuovi dal punto di vista probatorio” secondo l’avvocato dello Stato Domenico Chiaro, così come le intercettazioni che “non assurgono a dignità di prove”. Per quanto riguarda il presunto deficit mentale di Rosa Bazzi “c’è il sospetto che ci fosse interesse” da parte dell’imputata a rispondere in modo scorretto ai consulenti. Non sa dove è il Brasile, in Spagna, ha risposto”. E Olindo “inizialmente era apparso non avere rimorsi, poi la ritrattazione. Dategli l’Oscar a questo punto”.

Marzouk: “Non è ancora stata fatta giustizia” Al suo arrivo in tribunale a Brescia Azouz Marzouk, padre del piccolo Youssef e marito di Raffaella Castagna, ha dichiarato: “Non è ancora stata fatta giustizia, Olindo e Rosa sono innocenti. Stiamo ottenendo una parte di una rivincita”. La pista della droga “che tutti vogliono far credere mi sta creando molto problemi ora che mi sto trasferendo qui in Italia anche per trovare lavoro”, bisogna lasciarla perdere.

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