I segreti del boss mai pentito. L’ultimo viaggio bara da 1.500 euro e maxi scorta. La Chiesa: nessun funerale.

L’Aquila, per la salma del padrino trasferimento blindato a Castelvetrano. La Chiesa: nessun funerale. Da Capaci agli attentati di Roma e Firenze. La fuga durata trent’anni, voleva morire latitante ma è stato battuto. Otto ergastoli e la fedeltà a Cosa nostra: «Non sarò mai un pentito»

Messina Denaro era chiamato «’u Siccu» per la sua corporatura. Quella
dei soprannomi è una prassi diffusa tra i superboss mafiosi: Totò
Riina era anche noto come «’u Curtu», per la sua bassezza, mentre
Bernardo Provenzano era «Binnu ’u tratturi» per la sua ferocia.

Seguì la linea stragista di Riina, poi condivise la «sommersione» di Provenzano.

Da Capaci agli attentati di Roma e Firenze. La fuga durata trent’anni, voleva morire latitante ma è stato battuto Otto ergastoli e la fedeltà a Cosa nostra: «Non sarò mai un pentito»

L’ex procuratore Caselli «Per la mafia una perdita grave. Ma sopravviverà e si apriranno nuovi scenari»

Un libro su Juan Pablo Escobar, la biografia di Putin scritta da Nicolai Lilin, «Se questo è un uomo» di Primo Levi: sono alcuni dei libri trovati in uno dei covi di Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara

L’ipotecasull’ eredità del padrino e il nipote «predestinato». Caccia al patrimonio nascosto
Francesco Guttadauro in carcere da 10 anni: potrebbe uscire nel 2025.

«Lui doveva vivere ancora per capire quanto male ha fatto» Il fratello del piccolo Di Matteo, sciolto nell’acido: «Perdono impossibile».

Condoglianze e frasi choc sui social La «sua» Castelvetrano si divide. Il silenzio e l’imbarazzo tra le strade della cittadina.

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