Sant’Anastasia. A breve apertura della nuova sede ANCA nonché del museo di storia militare e della tomba di epoca Romana

Si avvia all’apertura la sede di Sant’Anastasia della Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, Federazione di Napoli.

Ad ospitare la vecchia sezione ed i soci sarà il Commissario Straordinario Gianangelo Marchese di Monte Miletto Marciano nell’omonimo palazzo Marciano.

Noi di Report Vesuviano siamo entrati prima della apertura del medesimo grazie alla disponibilità del marchese Marciano.

La sede consta di un ricco memoriale-museo di storia italiana riferita in particolare alla cittadina di Sant’Anastasia ed agli suoi eroi delle due guerre mondiali, testimoniata dai numerosi manoscritti dell’epoca, da foto, elmi, spade ed armi da fuoco, antiche divise militari ed un baule utilizzato dal canonico Marciano, prozio di Gianangelo nonché Capitano dei Cappellani Militari, durante la seconda guerra mondiale.

Detto cappellano era già stato combattente nella Guerra Turca come ufficiale e in Libia Cirenaica, ricevendo anche in loco encomi per l’umanità, la diplomazia e la dedizione con cui compiva il suo sacro uffizio in guerra.

Successivamente fu impegnato anche nella Guerra in Spagna, sempre come Cappellano.

Eroe di guerra anche Giovanni Marciano, che cadde sotto le schegge ed i bombardamenti dei nemici con sprezzo del pericolo e sentimento di amor patrio in Conegliano Veneto e che risulta ad oggi disperso.

Nessuna descrizione disponibile.

Nello stesso palazzo, in via Murillo di Trocchia, è conservato l’importante colombaio romano con le due lapidi della famiglia gentilizia dei Plaetori, databile alla seconda metà del primo secolo d C, probabilmente risalenti alla eruzione del Vesuvio del 190 d C.

Ciò in quanto la eruzione del 79 d C, quella conosciuta maggiormente, investì con le proprie ceneri e lapilli e gas, a causa del vento, solo la parte Pompei, Ercolano, Stabia e limitrofi, mentre nel 190 d C il vento portò i residui eruttivi nella parte di Pollena, Sant’Anastasia, parte di Pomigliano e comuni limitrofi.

Quivi sono esposti anche il quadro e il medagliere del Generale anastasiano Riccardo De Rosa.

Nessuna descrizione disponibile.

“L’idea del memoriale nasce dalle tante cose custodite dai miei nonni, poi dai miei genitori e dalle ricerche che ho fatto; a parte il ritrovamento archeologico del mausoleo romano nella proprietà Marciano, che è stato ed è ben custodito, il memoriale racconta una storia che va dal periodo borbonico alla seconda guerra mondiale con l’idea di trasmettere soprattutto ai giovani ed ai ragazzi la  heideggeriana “Gedachtins””.

Continua poi “ringrazio il Legionario Salvatore Marigliano della Federazioni Combattenti e Reduci Napoli, sez. San Giorgio a Cremano che tanta ala ha speso a tal progetto” .

Giovanni Di Rubba

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