Si apprende dai social network che l’ufficio dei servizi sociali del Comune di Pomigliano d’Arco sta erogando un bonus di pasqua per le persone in difficoltà economica, iniziativa dell’assessorato alle politiche sociali.
Accade a Pomigliano d’Arco nella provincia di Napoli, in questi giorni, si registrano lunghe file di persone presso la sede dei servizi sociali Palazzo Orologio in attesa del proprio turno per un bonus spesa del valore intorno i 25 euro da spendere esclusivamente in un grande e noto supermercato della zona.
Tuonano ironicamente dai social – complimenti, siete coerenti con il progetto di rilancio del commercio di prossimità – sottolineando il silenzio delle locali associazioni dei commercianti-.
Continuano dai social – un torto ai piccoli esercenti penalizzati dai grandi supermercati e dalla pandemia -.
Mentre, c’è qualcuno che scrive di non sapere di tale iniziativa, non avendo letto nessun avviso né dal portale del comune e né da quello della trasparenza -.
Certo, ci si chiede come fa un imprenditore a donare dei buoni spesa, senza che essi risultino in una Determina da parte dell’Ente comunale e soprattutto, ci si chiede, dove sono elencati i criteri per accedere a tale contributo economico in forma di voucher cartaceo.
Forse si poteva, in termini di contributo, fare di più. Forse si poteva dare il massimo della visibilità come impone la legge.
Esiste una povertà di serie A e una di serie B?
Sono i dilemmi di tanti cittadini pomiglianesi.