L’esistenza dei bambini lupo solleva problemi di carattere psicologico e biologico circa l’adattamento e l’età evolutiva

Negli ultimi giorni abbiamo assistito a due casi, in meno di una settimana, di bambini che si sono allontanati di casa, all’età di due anni, ambedue fortunatamente ritrovati, il maschietto dicendo ai Carabinieri di essere Batman, a Castel Gandolfo, a pochi metri da casa, la bambina ritrovata dopo u giorno nei boschi ed in cui c’è ancora una inchiesta in corso.

Ma un bambino o addirittura un neonato, può sopravvivere nei boschi o nelle selve?

Certo la probabilità è bassissima, ma esistono casi di cronaca in tal senso, documentati. Cronache di bimbi cresciuti da animali selvatici che sollevano il problema della natura umana, ed animale, più profonda, dal punto di vista della biologia, della psicologia, dell’antropologia, della zoologia, della filosofia e della criptozoologia.

Tutti noi conosciamo le leggende di Mowgli, cresciuto dai lupi o i Tarzan, cresciuto dalle scimmie, o di Romolo e Remo, allattati da una lupa.

Ma esistono, come detto, testimonianze serie e documentate dai medici.

Nel 1341 un bambino di 10 anni è stato trovato tra un branco di lupi nella Hesse, in Germania: camminava a quattro zampe e morì subito dopo essere stato trovato.

Nel 1537 in Piccardia fu trovato un bambino di 8 anni che viveva tra i lupi, era stato abbandonato dalla madre all’età di un anno e recuperò tutte le sue funzioni morendo anni dopo in guerra.

In India il 17 Ottobre 1920 sono state trovate le celebri Amala e Kamala, in una tana di lupi presso Midnapore. 8 anni l’una e 1 anno l’altra, occhi brillanti, quadrupedi, insensibili al caldo ed al freddo.

La più giovane morì dopo poco di nefrite, l’altra sopravvisse facendo notevoli progressi.

Ad inizio secolo è stato ritrovato un ragazzo di 15 anni allevato da un orso. Mangiava la resina tagliando senza problemi la corteccia con le unghie.

Nel 1807 viene rinvenuta una ragazza vissuta con gli Orsi, la celebre “Madame dei Boschi Pirenei”. Si scopre essere di nobile origine, recuperata si sposa ma, quando il marito verrà assassinato, si ritirerà di nuovo tra i suoi boschi.

Tutto ciò desta scalpore e pone, come detto, seri problemi, l’allattamento dei lupi è di soli quattro mesi e poi i bambini non possono mangiare carne cruda. Tuttavia la carne data ai piccoli e masticata prima, quindi mangiabile da un bambino.

La risposta, dunque, sarebbe dall’istinto materno di protezione di piccoli indifesi, come il caso della gallina che covò l’uovo di un’anitra o gli uccelli che accolgono nel loro nidoaltri volatili.

In buona sostanza i bimbi selvatici sono, al ritrovamento, quadrupedi, carnivori, bevono acqua dalla ciotola con la lingua, hanno occhi brillanti e sopracciglia spesse, cicatrici e segni di morsi, muscoli forti, corporatura snella, braccia lunghe, olfatto finissimo, insensibili al caldo ed al freddo.

Giovanni Di Rubba

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