Disabilità, Pancalli: in Ue una persona con disabilità su due non lavora, dati impietosi

Il presidente del Comitato italiano paralimpico è intervenuto all’evento organizzato da Repubblica.it: “Quadro estremamente allarmante, i fragili sono emarginati”

“Sono pessimista perché i dati sono impietosi: circa 87 milioni di persone vivono con qualche forma di disabilità all’interno dei confini dell’unione Europea e il livello di occupazione media delle persone disabili, tolte naturalmente quelle che per le quali si è evidenziata una totale inabilità al lavoro, è di circa il 50%, quindi soltanto la restante parte che potrebbe essere avviata e inserita all’interno di un percorso di integrazione lavorativa. Il 50% significa che una persona disabile su due non è occupata, per cui sostanzialmente emerge, soprattutto rispetto ad una comparazione con i dati che riguardano l’occupazione delle cosiddette persone ‘normodotate’, estremamente impietosa”. Così il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, intervenuto all’evento online dal titolo “Democrazia europea”.

Ora “noi sappiamo che la Commissione europea, con la nuova strategia per i diritti per le persone con disabilità, che è stata varata nel marzo dell’anno scorso – ha aggiunto Pancalli – punta a costruire un’Unione, tentando di salvaguardare e garantire il più possibile livelli di uguaglianza per i cittadini disabili, nel rispetto anche della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone disabili. Però io credo che ad oggi l’immagine che ci consegna la nostra Unione europea sia estremamente impietosa”, ha concluso il presidente del Comitato Italiano Paralimpico.

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