San Giorgio a Cremano ricorda il poliziotto Manzione Domenico, vittima delle Foibe

Si terrà domani alle ore 11 presso il cimitero di  San Giorgio a Cremano la Celebrazione Eucaristica in onore della Guardia di Pubblica Sicurezza  Manzione Domenico, che rese l’anima alla patria il 2 maggio 1945, vittima delle Foibe.

La Foiba è un inghiottitoio naturali tipici delle aree carsiche.

Veri e propri abissi di terrore che furono utilizzate ivi ove era difficoltoso  effettuare lo scavo per la rocciosità del terreno

L’essere umano con le sue stesse tenebre andò a fondo nelle atrocità, nella Venezia Giulia (già province di Trieste, Gorizia, Pola e Fiume) le Foibe vennero utilizzate per disfarsi dei corpi dei nemici, come i forni crematori.

Le ondate di violenza di massa furono scatenate a due riprese – dapprima nell’autunno del 1943 e successivamente nella primavera del 1945 – da parte del movimento di liberazione sloveno e croato e delle strutture del nuovo Stato iugoslavo creato da Tito.

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guardia scelta Manzione Domenico

Furono i cadaveri di vittime delle fucilazioni a essere gettati nelle Foibe e in altre cavità artificiali, quali, per fare un esempio, le cave di bauxite dell’Istria oppure il pozzo della miniera di Basovizza, ma in molti casi nell’abisso furono precipitate anche persone ancora in vita.

Talvolta infatti i condannati venivano fatti allineare sull’orlo e legati fra loro con filo di ferro; successivamente coloro che venivano colpiti dalla scarica trascinavano giù, insieme a loro, gli altri.

Note sono la ‘foiba dei colombi’ di Vines, in Istria (nella attuale Repubblica di Croazia), dalla quale vennero recuperati, nel 1943, ben 84 corpi, e il pozzo di Basovizza, nei pressi di Trieste, divenuto poi monumento nazionale, in cui nel 1945 venne gettato un numero imprecisato di persone.

Il numero di vittime fu incalcolabile, e le esplorazioni di tale cavità sono state ostacolate dalla ingente massa di materiali, compresi proiettili inesplosi, che vi furono gettati dagli iugoslavi allo scopo di celare la strage, e non hanno prodotto significativi risultati.

La Guardia di PS Manzione Domenico era originaria di Postiglione, trasferitasi poi a Battipaglia vinse il concorso in Polizia e fu trasferita a Gorizia.

Qui i titini, senza che il medesimo avesse fatto alcunché, fu infoibato solo perché portava una divisa del popolo italiano, solo perché italiana.

Fu arrestato nella Caserma ove svolgeva servizio, via Santa Chiara a Gorizia dai partigiani jugoslavi il 2 maggio.

Dopo non se ne seppe più nulla, probabilmente morì in prigionia in Jugoslavia, o il corpo fucilato immediatamente e gettato in una Foiba, sul Carso a Delicame Lesnica, nella Selva Tarnova, oggi facente parte della Slovenia dove sappiamo che tra il 18 ed il 19 maggio vennero gettati molti italiani arrestati.

Duole che nel “Dettato” di Pace” che vi fu l’articolo 16 stabiliva che gli autori di tali tremendi crimini non potessero essere né perseguiti né perseguitati.

Alla Cerimonia parteciperà il fratello del poliziotto assassinato, Oreste Manzione, 90enne e socio onorario della Associazione Nazionale Polizia di Stato nonché il Presidente della Federazione di Napoli della Associazione Nazionale Combattentistica e d’Arma Salvatore Marigliano, il Presidente Regionale del “Comitato 10 Febbraio”, il Presidente Commissario rds cavalier Luigi Gallo assieme al Vicepresidente Ispettore Capo Giovanni Gallo della Associazione Nazionale Polizia di Stato, sezione Napoli.

Ad officiare la Celebrazione il Cappellano Luigi Tornatore.

Giovanni Di Rubba

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