Un ex pm di Salerno,  e imprenditori arrestati: si ipotizza la corruzione

Cinque arresti notificati dal Ros di Napoli

Cinque arresti per corruzione sono stati notificati dal Ros di Napoli nell’ambito di indagini coordinate dal procuratore Giovanni Melillo. A darne notizia(ANSA) Destinatari della misura cautelare in carcere con il beneficio dei domiciliari Roberto Penna, all’epoca dei fatti contestati sostituto procuratore a Salerno, la sua compagna, l’avvocato di Salerno Maria Gabriella Gallevi, e gli imprenditori Francesco Vorro, Umberto Inverso e Fabrizio Lisi, quest’ultimo generale della Guardia di Finanza in quiescenza.

Abusando della sua funzione e in cambio della promessa del conferimento di incarichi di consulenza professionale all’avvocato a cui era sentimentalmente legato, il magistrato Roberto Penna avrebbe promesso, e in alcuni casi anche fornito, agli imprenditori arrestati, aderenti a un consorzio, notizie coperte da segreto investigativo su indagini potenzialmente pregiudizievoli per le loro attività.

Lo scorso 14 luglio i carabinieri del Ros, su delega dell’ufficio inquirente partenopeo hanno eseguito una serie di perquisizioni nei confronti degli arrestati. L’attività d’indagine dei carabinieri avrebbe fatto luce su un vero e proprio “patto corruttivo” tra il magistrato, a conoscenza, per ragioni d’ufficio, di informazioni coperte da segreto, e gli imprenditori del consorzio i quali avvalendosi della sua compiacenza sarebbero riusciti a evitare i provvedimenti interdittivi della Prefettura di Salerno, dove, peraltro, il consorzio in questione aveva la sua sede.

Gli imprenditori, inoltre, sempre avvalendosi dell’aiuto del magistrato, avevano intenzione di allacciare rapporti privilegiati con i funzionari del Palazzo di Governo di Salerno per conseguire la collocazione del consorzio nella cosiddetta “white list”, un elenco istituito presso le Prefetture provinciali, al quale possono registrarsi le imprese che lavorano nei settori considerati più ad alto rischio di infiltrazione mafiosa. Tra gli obiettivi che si erano prefissati figura anche la sottoscrizione di un protocollo di legalità tra il loro consorzio e la Prefettura.

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