Acconto Iva, c’è tempo fino al 27 dicembre

ROMA – Anche quest’anno, subito dopo Natale, i contribuenti titolari di partita Iva sono tenuti a pagare l’acconto Iva. Scade, infatti, lunedì 27 dicembre il termine per pagare quest’altra forma di acconto relativamente all’anno 2021.

Si tratta di un adempimento che, dal 1991, si colloca proprio tra due delle festività più importanti dell’anno, Natale e Capodanno.

Il versamento si effettua sempre utilizzando il modello F24, segnando i seguenti “codici tributo”: 6013 per i soggetti mensili; 6035 per i soggetti trimestrali. È possibile pure pagare attraverso la compensazione. Non è ammessa, però, la rateizzazione.
L’ammontare dell’acconto, unitamente all’indicazione circa il metodo adottato per la sua determinazione, dovranno essere indicati poi in sede di dichiarazione annuale.

L’obbligo del pagamento non sussiste per i contribuenti che hanno iniziato l’attività nel corso del 2021, nonchè per quelli che hanno cessato l’attività entro il 30 novembre 2021, se mensili, oppure entro il 30 settembre 2021, se trimestrali. 
Sono pure dispensati dall’acconto i contribuenti che applicano il regime dei “minimi” o il regime forfettario, gli agricoltori in regime di “esonero” ed i contribuenti che svolgono attività spettacolistiche o di “intrattenimento” con l’applicazione del regime speciale.

Sono tre i metodi di calcolo dell’acconto IVA che si possono utilizzare:

  1. il metodo storico, con l’acconto iva che è pari all’88% del versamento effettuato, o che avrebbe dovuto essere effettuato, per il mese/trimestre dell’anno precedente (la base del calcolo deve essere, ovviamente, al lordo dell’acconto dovuto per l’anno precedente);
  2. il metodo analitico, con il calcolo che si basa sulle operazioni effettuate fino al 20 dicembre del 2021. In questo caso va versato il 100% dell’importo risultante da una specifica liquidazione che tiene conto delle fatture e dei corrispettivi dall’1 al 20 dicembre per i contribuenti mensili, e dall’1 ottobre fino al 20 dicembre per i trimestrali;
  3. il metodo previsionale, che prevede un acconto da versare pari all’88% di quanto effettivamente dovuto per dicembre o per l’ultimo trimestre del 2021, anche se l’esercizio non si è ancora concluso.

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