Si è concluso a Sorrento il G20 Innovation League.

Si è concluso a Sorrento il G20 Innovation League. Un evento speciale che ha riunito 100 startup provenienti dai Paesi del G20, oltre 100 tra venture capitalists e grandi aziende internazionali. Il progetto, fortemente voluto dalla presidenza italiana, è stato pensato per continuare nel tempo e diventare un punto di riferimento nell’ambito dell’innovazione. La sua peculiarità sta nell’aver riunito non solo le startup più promettenti dei Paesi del G20, ma anche istituzioni e fondi di investimento, favorendo la creazione di collaborazioni e nuovi progetti imprenditoriali durante l’evento stesso.

Occasione per valorizzare le start-up “innovative provenienti da oltre 20 Paesi” “per presentare a investitori e imprese internazionali le soluzioni tecnologiche alle maggiori sfide globali”, ha spiegato Di Maio che ha annunciato l’apertura del Polo culturale e dell’innovazione italiana a San Francisco.Il ministro ha sottolineato che gli eventi di questi giorni “danno prestigio all’Italia e servono anche a valorizzare le perle del nostro Sud, come Sorrento. Una vetrina importante, una spinta per la ripartenza italiana”, come del resto il Padiglione Italia a Dubai, un “hub dell’innovazione” e del saper fare Made in Italy.Tra gli altri argomenti del G20 del Commercio anche lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente: “Il G20 potrebbe fornire un impulso politico alla conclusione dei negoziati sui sussidi alla pesca, un passo fondamentale in materia di commercio e sostenibilità ambientale”, si legge. Altri temi saranno la promozione del commercio digitale, la riduzione dei costi del saper fare Made in Italy.Tra gli altri argomenti del G20 del Commercio anche lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente: “Il G20 potrebbe fornire un impulso politico alla conclusione dei negoziati sui sussidi alla pesca, un passo fondamentale in materia di commercio e sostenibilità ambientale”, si legge. Altri temi saranno la promozione del commercio digitale, la riduzione dei costi del commercio di servizi e l’opportunità di adottare quadri normativi e amministrativi trasparenti, prevedibili ed efficienti per gli investimenti, il sostegno alla partecipazione delle pmi nel commercio mondiale.

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