Vacanze: con la variante Delta in circolo crollo prenotazioni e boom disdette

LA DELTA FRENA LE VACANZE, DISDETTE E CROLLO PRENOTAZIONI

Secondo le stime della Fiavet nell’ultima settimana si è registrato un calo del 50% delle richieste di prenotazione sia per l’estero che per l’Italia

La seconda estate con la pandemia di Covid può essere intralciata dalla variante Delta, che sta spaventando gli italiani: crollano infatti le prenotazioni per le vacanze e aumentano le disdette di fronte al rischio di una nuova stretta per frenare l’impennata dei contagi nel nostro Paese. 

L’allerta lanciato dalla Farnesina sui rischi di viaggiare all’estero e quello del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) che prevede un ulteriore balzo dei contagi dopo una crescita del 64,3% dei nuovi casi rispetto alla scorsa settimana in almeno 20 Stati, chi doveva prenotare rinuncia alla vacanza e chi stava per partire la cancella. Non basta pensare ad un’assicurazione che copra eventuali danni legati al Covid. Le notizie delle centinaia di ragazzi bloccati all’estero stanno scombinando i programmi estivi di molte famiglie. Con la variante più contagiosa che si diffonde soprattutto tra i giovani, la maggior parte dei quali non ancora vaccinati o in attesa della seconda dose, è molto alta la probabilità di restare in quarantena in hotel. Sta accadendo a tanti a Malta, a Dubai e in Grecia, risultati positivi o contatti diretti di positivi. E ogni giorno la lista si allunga.

L’avviso diramato dalla Farnesina sui rischi dei viaggi all’estero ha ingenerato grande preoccupazione e provocato un forte rallentamento nelle richieste», spiega Ivana Jelinic, presidente nazionale della Federazione italiana associazioni imprese viaggio e turismo. Anche chi pensava di prenotare in Italia, adesso, è spaventato dalla possibilità che alcune regioni tornino in fascia gialla e preferisce aspettare l’ultimo momento per decidere dove andare. «Questa si conferma essere un’estate last minute, in cui in base alla situazione si decide», osserva Jelinic.

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