JUVE STABIA, NOTTE DI FUOCO AL MENTI: CREMONESE BATTUTA 2-1, È SPETTACOLO GIALLOBLU. SOGNANDO LA SERIE A.

Quando Castellammare sogna, lo fa in grande. E ieri sera lo stadio Romeo Menti è stato il cuore pulsante di un sogno che si tinge di gialloblù. Uno stadio stratosferico, un pienone storico che ha fatto tremare le tribune, un’atmosfera da battaglia epica per la semifinale d’andata dei playoff di Serie B: Juve Stabia 2 – Cremonese 1, un risultato che sta stretto agli uomini di Pagliuca, ma che dice già tantissimo. Nell’altra semifinale, lo Spezia vince 2-0 in casa del Catanzaro.

La firma sul primo squillo la mette Pierobon, classe 2002, che conferma il suo talento e si dimostra di un’altra categoria. Al 34’ scatta come una furia, si libera e da una ribattuta, batte il portiere grigiorosso con la freddezza di un veterano: è l’1-0, è la scintilla che fa esplodere il Menti.

Nella ripresa, la Juve Stabia continua a macinare gioco e a mordere le caviglie di una Cremonese sorpresa, confusa, a tratti impotente. Al 58’ è il turno di Adorante, attaccante formidabile alla vecchia maniera, numero 17 stagionale, che con un guizzo da centravanti d’area firma il 2-0. Adorante, scuola Inter, ha la personalità e la presenza di chi sa stare al posto giusto nel momento giusto. Sfiora anche la doppietta personale e si candida sempre più a essere un osservato speciale da palcoscenici importanti — anche se, va detto, Castellammare è un palcoscenico caldo e vero, e si candida per altri palcoscenici. Castellammare è sempre stata un laboratorio di talenti da Zaza passando per Verdi.

Poi l’episodio che potrebbe riaprire tutto: rigore discutibile per la Cremonese al 63’, ma De Luca lo spreca. Il Menti lo inghiotte in un boato che è rabbia e gioia allo stesso tempo.

Al 77’ i grigiorossi accorciano con Johnsen, per il definitivo 2-1. Un risultato bugiardo, perché la Juve Stabia avrebbe meritato di chiudere con un vantaggio più ampio.

Tra i migliori in campo per le vespe sicuramente i due marcatori. Ottimo anche il primo tempo dell’esterno Mussolini, che colpisce un legno clamoroso e spinge con personalità prima di essere sostituito nella ripresa. In difesa, monumentale Bellich, vice-capitano gialloblù, una garanzia assoluta: sempre attento, preciso nelle chiusure e dominante nel gioco aereo. Una prestazione da leader. Nella seconda frazione si è fatto sentire un po’ di calo fisico generale, ma la squadra ha tenuto botta con intelligenza.

Per la Cremonese, il migliore in campo è stato sicuramente Castagnetti, il capitano, che ha provato con ordine a contenere le vespe gialloblù. Con l’ingresso di Vásquez Franco, la squadra ha acquisito un minimo di geometria e lucidità a centrocampo: si vede che è un giocatore abituato a palcoscenici importanti, nonostante la serata difficile e il dominio gialloblù.

Come sempre, Mister Pagliuca, maestro della tattica, legge la partita da stratega consumato, azzeccando tutti i cambi e mantenendo la squadra in controllo.

Nota dolente, l’arbitraggio: Collu della sezione di Cagliari non è sembrato all’altezza della serata. Decisioni sbagliate e gestione incerta per un match di questa importanza.

Si deciderà tutto nella semifinale di ritorno allo Zini: la Juve Stabia avrà a disposizione due risultati utili su tre, alla Cremonese basterà un gol di scarto.

E va detto chiaramente: quello della Juve Stabia è un miracolo calcistico. Dal Presidente, al direttore sportivo Lovisa, da mister Pagliuca a ogni singolo giocatore, membro dello staff e collaboratore: questo gruppo ha compiuto un capolavoro di passione, sudore e competenza.

Condividi questo post :

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email